Il contenuto dei sacchi della spazzatura è formato in gran parte, se non totalmente, dagli involucri dei prodotti – di plastica, cartone, polistirolo, vetro – e dai contenitori del cibo che abbiamo comprato e che non servono a null’altro se non a facilitarne il trasporto e la conservazione.
Comprare sfuso è ecologico e sostenibile, soprattutto per gli alimenti prodotti e confezionati dalle catene di supermercati e venduti come cibi pronti. Il costo dei cibi nei supermercati è infatti dato principalmente dal loro imballaggio, cioè dalla parte non commestibile che il consumatore è costretto a comprare. Eliminando il packaging, si riducono quindi sia la spesa (fino al 40% in meno) sia la quantità di rifiuti prodotta.
Comprare un prodotto alla spina permette di regolarsi anche sulle quantità che sono quelle giuste per le proprie necessità, che si tratti di un single o di una famiglia numerosa.
Si acquisterà quello che serve realmente. In un’ottica macro-economica, il minore imballaggio permette di accumulare maggiori quantità di cibo all’interno dei furgoni, riducendo i viaggi per la consegna nei punti vendita, e quindi l’inquinamento.